Aree di interesse

Aree di interesse Matteo Chiriatti Gennaio 4, 2023
Perché tutelarsi

Di seguito, un’illustrazione di alcuni tra i rischi principali che orbitano intorno al singolo individuo e, all’individuo come imprenditore/lavoratore autonomo.

L’impatto che talvolta tali rischi comportano sulla propria esistenza obbliga ad una seria di analisi su come si stanno affrontando determinate eventualità. Tali rischi, infatti, possono comportare conseguenze permanenti sul nostro futuro e su quello dei nostri cari; oggi, ancor di più per via della progressiva riduzione delle tutele assistenziali garantite dallo Stato, SSN, casse previdenziali e sanitarie.

Spesa pubblica in rapporto al PIL (prodotto interno lordo) stime - Fonte: Sole 24 ore
Fonte: ISTAT marzo 2022

I rischi accadono anche se non ci pensi: o per scaramanzia oppure perché preferisci non pensarci.
“Tra tanti, perché proprio a me?”….
Ma credi davvero che confidare nella buona sorte o non agire sia il modo migliore per affrontare una questione così delicata?

Perché tutelarsi
Di seguito, un’illustrazione di alcuni tra i rischi principali che orbitano intorno al singolo individuo e, all’individuo come imprenditore/lavoratore autonomo. L’impatto che talvolta tali rischi comportano sulla propria esistenza obbliga ad una seria di analisi su come si stanno affrontando determinate eventualità. Tali rischi, infatti, possono comportare conseguenze permanenti sul nostro futuro e su quello dei nostri cari; oggi, ancor di più per via della progressiva riduzione delle tutele assistenziali garantite dallo Stato, SSN, casse previdenziali e sanitarie

I rischi accadono anche se non ci pensi: o per scaramanzia oppure perché preferisce non pensarci “tra tanti, perché proprio a me?”….ma credi davvero che affrontare in questo modo una questione così delicata porti ad una soluzione?

Rispondi a questo breve questionario. Ci aiuterai ad inquadrare meglio i rischi che potrebbero riguardarti e che vanno affrontati.Queste primarie informazioni saranno oggetto di approfondimento. Compila il box sottostante ed entro 48 ore riceverai un nostro contatto telefonico per fissare una video call di analisi gratuita e senza impegno, della tua situazione assicurativa

    Queste primarie informazioni saranno oggetto di approfondimento. Compila il box sottostante ed entro 48 ore riceverai un nostro contatto telefonico per fissare una video call di analisi gratuita e senza impegno, della tua situazione assicurativa.

    Quanto percepiremo in pensione?

    Di seguito un esempio di proiezioni di pensionamento calcolate in EURO (importo al centro dei grafici) ed in % come differenza rispetto all’ultimo reddito da lavoro.

    Artigiani e Commercianti
    Dipendenti Privati
    Dipendenti Pubblici
    Professionisti

    Le immagini sopra riportate rappresentano una proiezione di pensionamento di un 40enne che percepisce un reddito di 30.000,00 euro lordi annui e già in possesso di 20 anni di contribuito all’attivo. Per quanto riguardo i lavoratori privati è stato preso a riferimento un insegnante, per i professionisti un avvocato.

    L’avvento del sistema Previdenziale di tipo Contributivo calcola il futuro assegno pensionistico di un lavoratore, non più in funzione di una percentuale determinata sulla media degli ultimi redditi percepiti, ma in funzione dell’accumulo dei contributi effettivamente versati durante la propria vita lavorativa.

    Questo metodo di calcolo impatta in maniera significativa sulla differenza tra ultimo reddito da lavoro e primo assegno di pensionamento, incidendo fortemente sul tenore di vita che in età di quiescenza. Tale differenza potrebbe essere accentuata da alcuni tra i seguenti fattori:
    • Redditi ridotti all’inizio della carriera lavorativa, con progressivo e consistente tasso di aumento della dinamica reddituale;
    • Fuoriuscita anticipata dal mondo del lavoro;
    • Discontinuità dei periodi contributivi;
    • Interventi normativi che modificano i paramenti e i trattamenti pensionistici.
    Questi ed altri fattori rendono quantomeno “incerto” il contesto reddituale del futuro pensionato.
    Il contesto economico-sociale, quindi, rende necessario creare delle entrate aggiuntive al reddito da pensionato al fine di mantenere inalterato il tenore di vita che si era acquisito in età da lavoro; come?

    Alcune fonti di reddito integrativo possono essere:
    • rendite immobiliari;
    • rendite mobiliari (investimenti finanziari) e partecipazioni (dividendi, cedole ecc.);
    • prosecuzione di attività lavorative;
    • Previdenza Complementare.
    Cosa si intende per Previdenza Complementare?
    La Previdenza Complementare è rappresentata da tutti quei vari contenitori finanziari che raccolgono i risparmi per finalità di integrazione pensionistica.
    Come è possibile aderire?
    Attraverso l’adesione a particolari forme di risparmio chiamate FONDI PENSIONE che possono essere alimentate attraverso:
    Lavoratore dipendente
    Fonti di contributoRisparmi propri
    TFR – trattamento di fine rapporto
    Contributi datore di lavoro
    Lavoratore Autonomo/Libero Professionista
    Fonti di contributoRisparmi propri
    Perchè aderire?
    Oltre alle motivazioni legate alla necessità di creare una protezione per il tenore di vita proprio e del proprio nucleo familiare per la pensione, esistono agevolazioni di carattere fiscale che il legislatore ha implementato per favorire le adesioni:
    • DEDUZIONE FISCALE in capo al percettore di reddito entro i 5.165 € annui dei contributi volontari versati che riducono la base imponibile del reddito ai fini IRPEF;
    • tassazione agevolata sulle rivalutazioni annuali al 20%;
    • trattamento fiscale in sede di liquidazione delle prestazioni finali dal 15% riducibile al 9%.
    In sintesi, se ipotizzassimo di iniziare a risparmiare 150€ mensili all’età di 30 anni si potrebbe configurare la seguente situazione
    Al netto dei benefici fiscali i risparmi ammontano a 62.000€ dopo 40 anni per un montante finale di 130.000€.
    N.B.: Si raccomanda di leggere attentamente le condizioni contrattuali delle varie forme di previdenza complementare prima della sottoscrizione. Le informazioni sopra descritte sono puramente esemplificative ed ipotizzano l’andamento di uno strumento previdenziale che proietta una ipotesi di rendimento finale al lordo di tutti i costi per la gestione dello strumento previdenziale ed ipotizzando un rendimento lineare composto del 3%.
    Pertanto, i costi commissionali e di gestione delle varie soluzioni disponibili sul mercato, come anche i rendimenti conseguiti nel corso del tempo, possono condizionare, anche in maniera significativa, le prestazioni finali.
    Le stesse indicazioni non rappresentano una sollecitazione al risparmio e non offrono garanzia di rendimento futuro delle soluzioni finanziarie analizzate.
    Vuoi ricevere una nostra Consulenza Previdenziale?
    Siamo a tua completa disposizione per fornirti tutte le indicazioni necessarie per:
    • analizzare la tua situazione previdenziale;
    • effettuare una stima del tuo futuro assegno pensionistico;
    • valutare eventuali tutele assistenziali derivanti da eventi avversi (morte, invalidità, disabilità, reversibilità ecc) e l’impatto che tali eventi potrebbero comportare al tuo tenore di vita e a quello dei tuoi cari;
    • calcolare gli eventuali benefici fiscali che potresti conseguire.
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      PAC o PIC?...anche tutti e due!

      Anzitutto, chiariamo, cosa intendiamo con i termini “risparmio” e “investimento”; in realtà stiamo parlando, in entrambi, i casi di un METODO per impiegare le proprie risorse finanziarie al fine di generare valore nel corso del tempo.
      Il concetto di “generare valore” nel corso del tempo implica necessariamente la necessità di decidere come far lavorare i nostri soldi, stabilendo:

      1. OBIETTIVI DI BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE. Stiamo parlando del perché dovremmo privarmi dei soldi di cui disponiamo, quindi dobbiamo considerare le nostre priorità (università dei figli, avviare una nuova attività lavorativa, viaggiare, comprare una moto ecc.)
      2. stabilire il TEMPO NECESSARIO per poter raggiungere finanziariamente il nostri scopi partendo da risorse a disposizione e flussi finanziari su cui possiamo contare (stipendio, pensione, rendite immobiliari ecc.)
      3. a questo punto occorre decidere quanto RISCHIO assumerci per raggiungere i nostri obiettivi. Ciò significa che, se decidiamo di raggiungere target impegnativi:
        • a parità di risorse, ci servirà più tempo per raggiungerli;
        • bisogna mettere in conto che le nostre capacità finanziarie non basteranno per soddisfare le nostre priorità, pertanto i mercati finanziari possono fungere da supporto decisivo per il raggiungimento dei capitali necessari per i nostri target a patto di sopportare un certo grado di variabilità dei rendimenti di mercato.
      In generale, avere una prospettiva di lungo termine negli investimenti, permette di restare concentrati sui propri obiettivi evitando distrazioni di gestione del patrimonio su aspetti non prioritari, ma anche e soprattutto, evitare di farsi influenzare da congiunture di mercato poco favorevoli, assumendo e non dando per scontato che, nel tempo, i mercati cresceranno come anche il nostro patrimonio.
      IL METODO
      Costruire un capitale
      IL PACPiano di accumulo di capitale
      Gestire e far crescere un capitale
      IL PICPiano di investimento di capitale
      Un metodo non esclude l’altro in considerazione del fatto che, se decidiamo di non adottare delle idonee strategie per poter investire i nostri risparmi, comunque stiamo compiendo una scelta che è quella di lasciare che al nostro capitale venga attribuito un valore che decresce nel tempo quanto più aumenta il costo della vita nel tempo.
      Se preferisci ricevere una consulenza gratuita sulla gestione di un patrimonio disponibile da investire e/o ricevere una raccomandazione sulla collocazione dei tuoi risparmi riguardo una tua esigenza specifica, ti invitiamo a compilare il questionario sottostante di autovalutazione che ci aiuterà a delineare un tuo primo profilo di risparmiatore.NOTA: Nella compilazione del questionario, ti invitiamo a fornire risposte quanto più possibile rispondenti alle tue conoscenze e/o esperienza in materia finanziaria.

        Hai un capitale già disponibile da investire?
        Sei in grado di quantificare MEDIAMENTE quanto puoi risparmiare su base mensile?
        Indicare accanto il possibile risparmio mensile
        Sei in grado di quantificare per quanto tempo - in anni – i tuoi risparmi potrebbero rimanere investiti oppure, tra quanto potrebbero servire se iniziassi ad investire oggi?
        Conosci già la destinazione di questi tuoi risparmi alla scadenza teorica indicata alla domanda precedente?
        Sinceramente, ci indichi solo gli strumenti finanziari che conosci, possiedi o hai sottoscritto nel passato?
        Aiutaci a conoscere il tuo rapporto con i mercati e con gli investimenti con quest’ultima domanda, fleggando la risposta più rispondente al tuo profilo:
        Hai mai sentito parlare di investimenti sostenibili - ESG?
        Bene, abbiamo quasi terminato.

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